Tenuta Russo-Bruno: la scelta di produrre Greco di Tufo Biologico


Tra la splendida cornice delle colline di Tufo, ho incontrato Marco e Roberta, proprietari della Tenuta Russo-Bruno. Giovani e intraprendenti con un progetto di vita insieme ed un'infinita passione per le proprie viti e per il naturale.

Tutto nacque nel 2012 quando decisero di investire in un vigneto, scegliendo una delle migliori terre di vino, la madre patria del Greco di Tufo DOCG, contrada San Paolo, località Cicogna. "Un attico in piazza di Spagna" per gli esperti del settore. I vigneti sono collocati a 600 metri di altezza, un terreno tufaceo-minerale che restituisce alle uve un sentore fragrante di pesca e albicocca.

Idee chiare da subito, produrre un vino qualitativamente eccellente, di nicchia, che rispettasse la genuinità che solo la terra può dare. Una visione imprenditoriale che si coniuga con una visione della vita: la loro settimana è piena, dovendosi dividere fra il capoluogo della provincia, Avellino, e la metropoli di Milano. Il fine settimana, invece, diventa il momento per ritornare ai tempi più lenti del paesino di Tufo e per mettere insieme intuizioni e velleità.

Tufo e filari di bianco rappresentano per la coppia un futuro di serenità. Qui dove le ore sono scandite dalla luce del sole, e le giornate e gli anni dalle stagioni. "È stato complicato entrare nell'ottica che la natura decidesse per noi. Che la volontà dell'uomo si dovesse confrontare con i ritmi della vita, o nel caso specifico delle piante"-racconta Marco.

Barbatella dopo barbatella, adesso la tenuta ha un colpo d'occhio notevole. La collina si sta riempendo di giovani viti ed è palese la loro soddisfazione quando accarezzano gli acini piccoli e tondi, quando delicatamente ne staccano qualcuno per assaporarne la dolcezza. "Siamo noi a dover degustare per primi il succo di queste uve" -spiegano-, è quel vino che sarà servito nelle cene di famiglia, quella bottiglia di DOCGC che sarà stappata per il compleanno, per una rimpatriata fra cari amici, per festeggiare una svolta.

La scelta di seguire il protocollo del biologico è legata alla volontà di non voler badare al profitto, ma di preservare la storia di quelle terre, tramandarla intatta a chi verrà dopo di loro. Una scelta che nasce anche dal rapporto di fiducia creatosi con l'enologo di fama nazionale: Vincenzo Mercurio. "Ci siamo scelti. Chiacchierando fra questi filari, tutti e tre abbiamo percepito la potenza di queste colline, del panorama, delle crepe e dei sassi nel terreno. Abbiamo creduto fosse un sogno realizzabile".

E di quanto tempo ha bisogno questo sogno per diventare concreto? Di quanto tempo hanno bisogno le viti per diventare biologiche?
Solitamente è un percorso che dura tre anni, il terreno ha bisogno di disintossicarsi dalle sostanze chimiche usate in precedenza. Una purificazione naturale. Tra i vari enti che controllano e certificano la viticoltura biologica si sono affidati a "Suolo e Salute". C'è l'obbligo di registrare tutti i passaggi fatti in agricoltura: dalle schede colturali, alle schede materie prime e documentare l'origine dei prodotti acquistati attraverso fatture. Un controllo continuo ma che non li scoraggia.

Come avviene il trattamento biologico? I costi sono maggiori rispetto a quella convenzionale?
"Trattandosi di un tipo di uva molto delicata, va protetta altrimenti c'è il rischio di perdere la produzione. Si deve intervenire più volte, basta una semplice pioggia ad eliminare i prodotti dalle uve che sono senza difesa. Basterebbe utilizzare solfiti e conservanti per ridurre questa debolezza ma non rientrerebbe più nella nostra filosofia. A differenza della viticoltura convenzionale, i costi sono minori ma c'è più lavoro di manodopera"- dichiara Roberta.

Attualmente il loro vino non è ancora biologico anche se proviene da tale viticoltura. È necessario vinificarlo presso una cantina che non vada a contaminarsi con vini provenienti da una viticoltura convenzionale. Per questo un obiettivo di breve termine è quello di ristrutturare una grotta naturale presente in tenuta e adibirla come propria cantina.

"Quando beviamo un vino vero, quando ci si commuove per sapori o aromi particolari, è in realtà un mondo remoto che si ammira. Un mondo remoto che le leggi della Terra trasformano in una qualità fisica. Grazie ad un'agricoltura rispettosa e artistica, l'uomo svolgerà pienamente il suo ruolo. Il gusto del vino può essere unico e inimitabile soltanto se è la piena espressione del suo clima e del proprio territorio"( Nicolas Joly, 2007).




La Tenuta Russo-Bruno si trova a : Tufo(Av), frazione San Paolo- Località Cicogna

SIto web:www.tenutarussobruno.it

Contatti: tel/fax: +39.0825.683926

Email: info@tenutarussobruno.it

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